La tendinite è una patologia facente parte delle tendinopatie ed è provocata dall'infiammazione del tessuto tendineo vero e proprio. I tendini sono delle strutture fibrose che si trovano alle estremità dei muscoli e legano i muscoli stessi alle ossa; si differenziano in base alla sede e alla propria struttura. I tendini quindi sono il cardine che trasforma la contrazione muscolare in movimento.
Quali sono le cause della tendinite
La tendinite è una infiammazione dei tendini, comunemente causata dalla ripetizione cronica di piccole sollecitazioni che a lungo andare alterano la normale struttura delle fibre tendinee. In questo caso si parla di tendinite da sovraffaticamento. Ricordiamo però che difficilmente un tendine può rompersi a causa di sovraffaticamento. Tra le cause della tendinite ricordiamo anche l'uso di calzature non adeguate e la corsa su terreni sconnessi o troppo morbidi come la sabbia.
Per quanto riguarda gli sportivi, che sono i soggetti che maggiormente soffrono di questo problema, le cause della tendinite oltre al sovraffaticamento, sono la mancanza o il non adeguato riscaldamento, la ripresa precoce degli allenamenti dopo un infortunio o un gesto sportivo eseguito non correttamente.
Sintomi della tendinite
Il sintomo principale della tendinite è il dolore localizzato nella zona in cui il tendine ha subito la lesione o risulta infiammato. Alla palpazione della zona interessata il dolore aumenta, così come quando si eseguono movimenti che interessano il tendine infiammato. Oltre al dolore altri sintomi evidenziano la tendinite: la formazione di ecchimosi, il gonfiore della zona interessata, la diminuzione della forza muscolare che porta a difficoltà nel compiere movimenti che richiedono l'utilizzo del tendine interessato dall'infiammazione. Qualora avvenga una rottura completa o parziale del tendine interessato, si avverte un dolore forte ed improvviso. Gli sportivi colpiti da tendinite tendono a sentire il dolore all'inizio del riscaldamento e al termine della seduta e a non sentire dolore durante la fase di allenamento se ben riscaldati.
Diagnosi di tendinite e come prevenirla
Per la diagnosi della tendinite è importante un'accurata anamnesi del paziente e un esame medico approfondito. Oltre alla visita tramite palpazione della zona interessata, il medico può avvalersi della risonanza magnetica o dell'ecografia, che viene utilizzata anche per monitorare il processo di guarigione.
Il primo trattamento della tendinite è la prevenzione. Per questo motivo è importantissimo imparare ad ascoltare il proprio corpo e fermarsi appena si sente dolore. E' bene iniziare ogni attività fisica con esercizi di stretching da ripetere a fine allenamento. Dopo un infortunio bisogna riprendere gradualmente gli allenamenti e non bisogna sottovalutare i periodi di scarico e di recupero. Infine possiamo dire che è essenziale scegliere le calzature adatte da indossare in base al terreno in cui si deve svolgere l'allenamento.
Esiste una cura per la tendinite?
La prima cura per la tendinite è senza dubbio il riposo. Se il dolore non è fortissimo, si possono attendere fino a 2 settimane prima di consultare uno specialista e nel frattempo iniziare una terapia antinfiammatoria locale a base di pomate o cerotti. Qualora dovesse presentarsi un dolore improvviso e intenso, è bene applicare subito del ghiaccio nella zona interessata. Normalmente si utilizza il ghiaccio per la cura delle tendiniti acute mentre si utilizza la terapia del calore per la tendinite cronica.
In alcuni casi può essere opportuno immobilizzare l'arto interessato; è importante iniziare presto gli esercizi di riabilitazione, anche in questo caso entro le 2 settimane. Ricordiamo infatti che i tendini hanno una risposta positiva alle sollecitazioni esterne e rinforzano le proprie fibre appena rigenerate orientandole verso la direzione del movimento. L'ultima spiaggia per il trattamento della tendinite è l'intervento chirurgico. Questo si rende necessario qualora il tendine si rompa completamente o le lesioni del tendine non rispondano in maniera soddisfacente al trattamento. In caso di rottura il chirurgo procederà a ricucire i 2 capi del tendine, mentre in caso di lesione che non risponde al trattamento il chirurgo rimuoverà il tessuto degenerato praticando un incisione sul tendine per stimolare il processo di rigenerazione spontanea.
Consigli del farmacista
Essendo la tendinite una infiammazione del tendine, oltre al riposo vanno utilizzati degli antinfiammatori per trattarla.
Il primo consiglio è quello di utilizzare la vitamina C. La vitamina C oltre ad avere effetto antinfiammatorio e molto importante per la formazione naturale del collagene all'interno del corpo. Il collagene aiuta i tendini ad essere forti e resistenti. A questo proposito è consigliabile anche una integrazione di Magnesio. Tra i prodotti naturali che si possono utilizzare per curare la tendinite ricordiamo anche l'arnica. L'arnica è una pianta molto efficace per curare le infiammazioni e nel caso della tendinite può essere assunta sia in compresse che in crema o gel da applicare localmente nella zona interessata da infiammazione.
Molte volte un tendine infiammato è colpito anche da tenosinovite, che è una infiammazione che interessa la guaina sinoviale. A questo proposito un altro valido aiuto viene dato dalla Glucosamina, che oltre ad avere un effetto antinfiammatorio, richiama il liquido sinoviale nella guaina riducendo l'attrito da sfregamento lungo il decorso del tendine. Importantissimo inoltre utilizzare delle solette adatte per ridurre al minimo le sollecitazioni e gli stress traumatici a carico del tendine.