Il termine "Stomia" è una parola greca che letteralmente vuol dire "bocca".
In medicina il termine stomia intestinale viene utilizzato per indicare l'apertura (risultato di una operazione chirurgica), che mette in comunicazione l'apparato intestinale con l'esterno. Questo può avvenire, per esempio, di conseguenza ad una asportazione di parte dell'intestino.
Stomie intestinali: classificazione
Le stomie intestinali vengono classificate in:
- temporanee, ovvero quando la canalizzazione della parte inferiore dell'intestino (retto) verrà ripristinata in seguito alla guarigione delle patologie ad esso legate;
- definitive, ovvero quando la canalizzazione della parte inferiore dell'intestino viene definitivamente esclusa dal passaggio delle feci.
Prima dell'intervento lo stomaterapista dovrà determinare il punto in cui la stomia verrà posta sull’addome del paziente e possa poi essere gestita nel modo più semplice.
A seconda dell’applicazione della stomia si distingue tra:
- Ileostomie (abboccamento dell’intestino tenue nella parete addominale per permettere alle feci di uscire da questo orifizio);
- Urostomie (derivazione alternativa per poter espellere il liquido urinario);
- Colostomie (apertura e fissazione del colon alla parete addominale per consentire la fuoriuscita di feci).
Gestione della stomia: consigli del farmacista
In funzione delle indicazioni mediche a ogni paziente verranno applicati i seguenti presidi:
- sistema due pezzi: costituito da una placca per stomia, piana o convessa, di varie misure e da un sacchetto di raccolta.
- sistema monopezzo: placca, piana o convessa, e sacca sono fuse insieme ed è indicato solo quando la cute peristomale è completamente integra.
Questo implica una esigenza in termini di pulizia e igiene molto attenta e minuziosa che dovrà essere svolta dal personale medico e infermieristico prima, e dal paziente stesso subito dopo, tramite sacche di scarico per l’irrigazione e mini sacche post irrigazione.
A prescindere dal fatto che il paziente dovrà comprensibilmente essere seguito in maniera molto delicata e con grande pazienza a livello psicologico, egli (o chi per lui) dovrà anche essere coinvolto in modo diretto nel capire quali manovre bisogna seguire per la pulizia e detersione della stomia.
La sacca di raccolta viene posizionata direttamente in sala operatoria.
Subito dopo le 48 ore (dall'operazione) è necessario sostituire la sacca e procedere con la pulizia della cute peristomale.
Per fare questo non bisogna adoperare mai detergenti irritanti o a base di alcol, bensì detergenti delicati.
Per rimuovere la sacca contenente le feci occorre procedere in maniera estremamente attenta.
La sacca va tolta dall'alto verso il basso.
La nostra farmacia online ti consiglia di lubrificare con prodotti appositi il contorno della base della sacca a contatto con la cute per evitare degli strappi che potrebbero provocare fastidi alla cute stessa.
Eliminare le feci dallo stoma e dalla cute peristomale con della carta igienica o del panno di carta.
Questa parti dovranno essere lavate in maniera accurata, ma molto delicatamente con prodotti emollienti e protettivi per stomia e, infine, asciugati semplicemente tamponandoli con un panno di cotone pulito e asciutto.
È possibile che, a causa di questi movimenti, vengano provocate delle piccole lesioni con conseguente sanguinamento.
Non si tratta di controindicazioni, ma attenzione se si vengono a creare degli arrossamenti: potrebbe trattarsi di allergie provocate dal materiale della sacca.
In questi casi bisogna procedere con l’applicazione della nuova sacca, che sia una sacca per ileostomia, una sacca per colostomia o una sacca per urostomia.